Tel: 041 5225352
Fax: 041 5224891
Referenti: Pampaloni Martina
Annicchiarico Loris
Responsabile: Suor Beatrice (Valeria) Forin
castello.ospiti@sangiuseppecaburlotto.it
Casello, 5402 - Ponte della Guerra
30122 Venezia
Collocata in zona centrale di Venezia, nei pressi di S. Marco, la Casa da qualche decennio accoglie ospiti in visita alla città di tutte le nazionalità, mentre svolge il normale servizio educativo didattico di Scuola dell'infanzia e Scuola Primaria.
L'accoglienza cordiale, l'ambiente semplice, sereno, confortevole creano l'atmosfera di una bella comunità famigliare. Dispone di una piccola Cappella, aperta a tutti, dove le suore si raccolgono quotidianamente in preghiera e dove accolgono volentieri, coloro che lo desiderano, per momenti di riflessione, di preghiera guidata, di adorazione e di lode.
L'intento è di offrire agli ospiti, la possibilità di un'esperienza diversa, un'esperienza di fraternità, di ascolto, di attenzione, in un contesto particolare e stimolante per tutto il bello che la città di Venezia e lo spirito delle Figlie di San Giuseppe sanno offrire.
Servizi inclusi:
Il palazzo risale a 1500. Il suo nome, Papafava è quello della ultima famiglia che lo ha abitato. Nel 1932, è diventato l’Istituto “San Giuseppe”. La sua struttura è quella di un tipico palazzo veneziano che, un tempo, aveva la doppia funzione di casa-fontego (magazzino); infatti ha un doppio ingresso, da terra e da acqua, per caricare e scaricare più agevolmente le merci di cui il padrone faceva commercio. La porta da terra ha un bel portale che risale alla metà del 1500 ed è stato portato a Venezia da Portogruaro, dove i proprietari possedevano una grande villa.
La porta d’ acqua, anch’ essa piuttosto importante, ha, alla sommità dell’arco, la statua della Madonna con la luna sotto i piedi e la scritta Sic veneti portam lunamque hostemque prementi, verso allusivo alle guerre dei Veneziani contro i Turchi.
Entrati, si può accedere ai piani superiori, sia attraverso il piccolo cortile, che ricorda un campiello veneziano, e il grande salone di ingresso, sia salendo la scala a destra, che porta al paino ammezzato e a una graziosa veranda piena di piante verdi. Lasciato il piano ammezzato, dove un tempo si trovavano gli uffici si entra nel grande salone del piano nobile, detto portego, sul quale si aprono tutte le stanze.
Il salone è illuminato da grandi finestroni posti ai due lati minori, detti serliane e ha il soffitto con le travi alla “Sansovino”, tutte decorate.
Piacenza nei primi giorni dell’unità d’ Italia e, a destra Roma, in uno scorcio con rovine, tipico del 1800.